Assemblea approva bilancio 2016, portata perdita a 8,1 mln di Euro.
Pubblicato il: 09/05/2017
Modificato il: 09/05/2017
Patrimonio netto sale da 94 a 136 milioni di euro (+44%)
Bonomi: indici finanziari solidi, pareggio di bilancio nel 2018
L’assemblea dei Soci di Arexpo, riunitasi oggi in seconda convocazione, ha approvato il bilancio 2016 della Società così come proposto dal Consiglio di Amministrazione. Il bilancio, certificato dalla società Kpmg, indica che è stata portata a nuovo una perdita di esercizio di 8,1 milioni di euro. Altri 38 milioni di euro sono già stati coperti dal contributo straordinario di Regione Lombardia a sostegno della prima edizione del Parco EXPerience.
Arexpo al 31 dicembre 2016 registrava un patrimonio netto (capitale sociale più riserve) di 136,5 milioni di euro, in crescita del 44% rispetto ai 94,6 milioni della fine del 2015. Per quanto riguarda il debito con gli istituti bancari, Arexpo nel 2013 ha sottoscritto un contratto per una linea di finanziamento con un pool di banche guidato da IMI/Intesa Sanpaolo per un complessivo di 160 milioni di euro, di questi sono stati utilizzati solo 68 milioni dalla linea ‘ordinaria’ e 24 milioni come anticipo Iva.
Il ‘totale attivo’ di Arexpo a fine dicembre è pari a 380 milioni di euro, di cui circa 300 milioni relativi al valore dell’Area, a fronte di debiti complessivi per 243 milioni di euro, composti principalmente dalla somma dell’indebitamento finanziario e degli accordi con Fondazione Fiera ed Expo Spa che prevedono pagamenti dilazionati nel tempo.
Tra i fatti nuovi rilevanti seguiti alla chiusura dell’esercizio 2016 va segnalato il bando per l’individuazione del partner che disegnerà e svilupperà con la Società il Masterplan dell’Area dove si è svolta l’Esposizione Universale Milano 2015 oltre al proseguimento dell’iter per l’insediamento dell’Human Technopole e del Campus dell’Università Statale di Milano. La Società ha già ricevuto già 42 manifestazioni formali di interesse da parte di privati e, vista la volontà espressa da altri soggetti di essere presenti nell’area, ha deciso di riaprire i termini per la presentazione ufficiale di nuove manifestazioni di interesse.
“Il 2016 è stato il primo anno di attività della ‘nuova Arexpo’ è abbiamo avviato un percorso importante -spiega il Presidente della Società Giovanni Azzone- verso la realizzazione del Parco della Scienza, del Sapere e dell’innovazione così come indicato dalle linee guida della Società approvate da tutti i soci. Quest’anno è altrettanto rilevante perché stiamo portando avanti questo progetto che è unico per il nostro Paese sia dal punto di vista scientifico che economico. Lo prova la ricerca dello Studio Ambrosetti che prevede per i prossimi 10 anni un indotto di 6,9 miliardi di euro per le sole funzioni pubbliche che si insedieranno nell’area oltre a molte migliaia di posti di lavoro e un gettito aggiuntivo per l’erario di 1,3 miliardi di euro”.
“La condizione complessiva economico-finanziaria di Arexpo, come dimostrano i dati del bilancio approvato oggi, -spiega l’Amministratore delegato Giuseppe Bonomi- non solo è migliore di quanto atteso dalle previsioni dei mesi scorsi, ma continua ad avere solidi indici finanziari, come il rapporto debito/patrimonio”.
“E’ evidente che un grande progetto come quello della trasformazione territoriale di un’area di oltre un milione di metri quadri prevede sempre nella prima fase un periodo di tempo in cui i costi sono prevalenti sui ricavi. Abbiamo però l’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio nei prossimi anni, già a partire dal 2018. La perdita effettiva della Società (8,1 milioni di €) è stata limitata in particolare grazie a una rilevante azione di contenimento dei costi ed è inferiore alla sola spesa per la gestione del sito dove si è svolta l’Esposizione universale, di poco inferiore ai 10 milioni di euro, cifra che peraltro abbiamo ridotto in modo significativo nel corso dell’esercizio”.
“Segnalo infine che nel prossimo autunno, a seguito della conclusione della gara per il Masterplan, sarà perfezionato il piano industriale con cui verranno definite modalità e tempistiche dello sviluppo immobiliare e dell’evoluzione economica e finanziaria della Società”, conclude Bonomi.